Pietro Bembo «Ove romita e stanca si sedea…»
XI. Ove romita e stanca si sedea quella, in cui sparse ogni suo don natura, guidommi Amor, e fu ben mia ventura, che più felice farmi non potea. Raccolta in sé, co’ suoi pensier parea ch’ella parlasse; ond’io, che tema e cura non ho mai d’altro, a guisa d’uom che fura, di paura e di speme tutto ardea. E tanto in quel sembiante ella mi piacque, che poi per meraviglia oltre pensando, infinita dolcezza al cor mi nacque; e crebbe alor che ‘l bel fianco girando mi vide, e tinse il viso, e poi non tacque: – Tu pur qui … Читать далее →